Incubatori ed acceleratori startup

Spesso ci si chiede quale sia la differenza tra incubatori e acceleratori di startup, quali siano le loro prerogative, le loro competenze e i loro limiti. Proviamo a capirlo insieme, con la consapevolezza di voler apportare un contributo e non una verità granitica. Pur se è vero che, ancora oggi, il tasso di mortalità delle startup sia molto alto, è altrettanto vero che queste organizzazioni fanno del loro meglio per sostenere l’impresa negli sforzi iniziali o accompagnarla nel suo percorso di vita fino all’exit, se possibile.

Ma procediamo con ordine! Ciò che accomuna queste organizzazioni, più di tutto, è la loro finalità: aiutare giovani imprenditori alle prime armi a far crescere la propria startup attraverso servizi di formazione e mentoring, spazi fisici e strumenti utili al processo di avvio e sviluppo, opportunità di networking, consulenza legale e contatti con investitori. Il networking è un aspetto fondamentale e da non sottovalutare, e sia gli incubatori che gli acceleratori fanno del loro meglio per creare una rete quanto più fitta di contatti ed esperti in vari settori. Questa rete sarà il proprio biglietto da visita per attrarre startup e farle fidare dei loro servizi.

Nella realtà di tutti i giorni, chi è fuori da questo mondo spesso confonde il ruolo degli incubatori con quello degli acceleratori. Il termine “incubatore” rimanda proprio all’idea di qualcosa che è ancora in una fase embrionale, e così è proprio per la fase iniziale di ogni startup. Quest’ultima, infatti, nasce proprio dalle idee e dai progetti dei fondatori, idee che molto spesso devono ancora trovare, in questa prima fase, una realizzazione plastica e concreta. Questo è il motivo per cui i soci sono molto “spaesati” all’inizio di ogni progetto. Il termine “incubatore” è utilizzato per identificare vari programmi o iniziative, promossi da enti privati o pubblici, il cui scopo è favorire e supportare lo sviluppo di nuove forme d’impresa. Il periodo di incubazione va generalmente da 1 a 5 anni. In genere, queste strutture offrono servizi di consulenza strategica, spazi fisici, attrezzature e strutture logistiche, formazione e finanza dedicata. Gli incubatori, a differenza degli acceleratori, normalmente non investono direttamente, ma supportano la startup nel plasmare il proprio modello di business affinché diventi replicabile e scalabile. Alcuni incubatori dispongono di un proprio fondo destinato alle startup, mentre più solitamente facilitano l’accesso a forme di finanziamento esterne, come business angel, venture capital e supporto nelle competizioni, ecc.

Gli acceleratori, invece, sono imprese fondate da esperti di business che forniscono servizi di management, spazi e attrezzature, mentoring, networking e conoscenze agli startupper per metterli nella condizione di attraversare con successo la fase di avvio d’impresa. È bene evidenziare sin da subito che, sebbene le startup che si affidano a questi programmi abbiano da poco tempo avviato la loro impresa, siamo già comunque in una fase successiva a quella della costituzione della startup, in un momento iniziale ma di slancio. I programmi di accelerazione sono programmi di durata limitata, normalmente dai tre ai sei mesi, durante i quali le startup ricevono finanziamenti, supporto tecnico e un network con l’obiettivo di accelerare il processo di maturazione della startup. Tipicamente, gli acceleratori chiedono una percentuale di equity, normalmente compresa tra il 5% e il 15%.

Esistono diverse tipologie di acceleratori e di incubatori, raggruppabili in quattro distinte categorie:

  1. Gli incubatori legati al mondo accademico, in cui le università investono nella trasformazione di spin-off in startup di successo attraverso supporto nella ricerca, conoscenze e trasferimenti tecnologici, oltre che infrastrutture.
  2. Gli incubatori che si sviluppano all’interno di grandi aziende, spesso grandi multinazionali, che fanno crescere startup per investire in progetti di ricerca e sviluppo e in nuove idee applicabili alle varie business unit aziendali.
  3. Gli incubatori del settore pubblico, che hanno la funzione di incoraggiare l’imprenditoria e lo sviluppo economico locale.
  4. Gli acceleratori privati, che operano come realtà economiche indipendenti e che sono diventati una categoria industriale aggiuntiva. Il loro obiettivo è effettuare investimenti di accelerazione e seed in progetti imprenditoriali, con l’obiettivo finale di realizzare un guadagno importante derivante dalla cessione prevista alla fine del rapporto.

Gli acceleratori sono spesso attivi soprattutto nel settore dell’IT e, più in generale, delle startup web-based. Dopo una rigida selezione, si occupano della fase di pre-seed con attività di business development. Il processo di selezione avviene durante dei bootcamp, contest a cui partecipano un gruppo di startup candidate con idee straordinarie e con l’ambizione di entrare in un programma di accelerazione.

 

Valle Camonica Digital Week ed Agricoltura 4.0

Il 4 maggio, abbiamo avuto l’onore di partecipare alla bella iniziativa della Valle Camonica Digital Week https://vallecamonicadigitalweek.com/, condividendo la nostra esperienza nell’evoluzione dell’agricoltura 4.0. Le aziende agricole moderne stanno adottando l’innovazione tecnologica per migliorare l’efficienza, la sostenibilità e la produttività. Ecco alcune delle principali tendenze in atto nel settore:

  1. Precision farming e IoT: Il precision farming sfrutta l’Internet of Things (IoT), sensori e sistemi di monitoraggio per raccogliere dati sulle condizioni del terreno, del clima e delle colture. Questi dati aiutano gli agricoltori a prendere decisioni informate riguardo all’irrigazione, alla fertilizzazione e al controllo delle malattie, ottimizzando l’uso delle risorse e riducendo gli sprechi.
  2. Droni e immagini satellitari: I droni e le immagini satellitari stanno rivoluzionando il modo in cui gli agricoltori monitorano e gestiscono le loro colture. Queste tecnologie consentono di rilevare problemi come la siccità, le infestazioni e le malattie prima che diventino gravi, consentendo agli agricoltori di intervenire rapidamente e ridurre al minimo le perdite.
  3. Robotica e automazione: La robotica e l’automazione stanno svolgendo un ruolo sempre più importante nell’agricoltura 4.0. I robot possono eseguire compiti come la semina, la raccolta e il trattamento delle colture, riducendo la necessità di lavoro umano e aumentando l’efficienza.
  4. Intelligenza artificiale e machine learning: L’intelligenza artificiale (AI) e il machine learning stanno aiutando gli agricoltori a prevedere e gestire meglio le sfide legate al clima, alle malattie e alle infestazioni. Questi sistemi possono analizzare grandi quantità di dati per identificare schemi e tendenze, consentendo agli agricoltori di adattare le loro pratiche di gestione in base alle condizioni mutevoli.
  5. Blockchain: tracciabilità e trasparenza nella filiera alimentare: La blockchain, una tecnologia di registro distribuito, sta emergendo come un elemento chiave nell’agricoltura 4.0. Offre tracciabilità e trasparenza nella filiera alimentare, consentendo agli agricoltori, ai distributori e ai consumatori di verificare la provenienza, la qualità e la sicurezza dei prodotti agricoli. La blockchain può aiutare a prevenire frodi alimentari, ridurre gli sprechi e promuovere pratiche agricole sostenibili.
  6. Sostenibilità e agricoltura circolare: L’innovazione tecnologica sta anche contribuendo a promuovere pratiche agricole più sostenibili e ad adottare il concetto di agricoltura circolare. Questo approccio mira a ridurre gli sprechi, riutilizzare e riciclare le risorse e promuovere l’uso di energie rinnovabili, riducendo così l’impatto ambientale dell’agricoltura.

Per rimanere competitivi e garantire la sicurezza alimentare a livello globale, gli agricoltori e le aziende agricole devono adottare e integrare queste tecnologie emergenti nelle loro pratiche quotidiane. La partecipazione alla Val Camonica Digital Week ci ha offerto l’opportunità di approfondire e condividere queste innovazioni cruciali nell’agricoltura 4.0. Continuando a investire in ricerca e sviluppo, possiamo contribuire a plasmare un futuro più sostenibile e produttivo per l’industria agricola.

L’importanza dello Statuto per una Startup

Lo statuto e l’atto costitutivo sono due documenti essenziali per la creazione e il corretto funzionamento di una startup, in particolare per le startup innovative che possono usufruire di specifiche agevolazioni fiscali e amministrative previste dalla legge 221/2012 e dal decreto legislativo 179/2012.

Lo statuto disciplina l’organizzazione societaria e contiene le regole sull’amministrazione, sull’assemblea, sulla vendita delle quote, etc. Senza uno statuto, le decisioni potrebbero essere prese in modo casuale o arbitrario, e le questioni legali potrebbero diventare molto complicate. Uno statuto ben scritto e applicato correttamente può garantire che l’organizzazione funzioni in modo efficace e coerente.

Inoltre, uno statuto può essere importante per ottenere finanziamenti e collaborazioni con altre organizzazioni, come richiesto da molte fondazioni e organizzazioni non governative durante il processo di richiesta di finanziamenti.

Per la redazione dello statuto della tua startup, è consigliabile avvalerti della consulenza di un professionista del diritto, come ad esempio un avvocato o un notaio, per garantire che lo statuto sia redatto in conformità alle leggi e alle normative vigenti e che contenga tutte le informazioni necessarie ed anche quelle utili per il prosieguo della attività.

Lo statuto di una startup innovativa italiana deve essere redatto in conformità con la legge 221/2012 e tenere in considerazione le agevolazioni previste. Può contenere disposizioni specifiche riguardanti la struttura e il funzionamento dell’impresa, la partecipazione di investitori finanziari, la possibilità di usufruire di alcune agevolazioni fiscali e amministrative previste dalla legge 221/2012, e la previsione di specifiche clausole a tutela degli investimenti. Inoltre, può prevedere la possibilità di svolgere attività di ricerca, anche in collaborazione con università, enti di ricerca e altre imprese, al fine di favorire lo sviluppo di progetti innovativi.

Lo statuto di una startup innovativa deve contenere tutte le informazioni fondamentali richieste dalla legge per la costituzione di una società, come la denominazione dell’impresa, l’ oggetto sociale, la sede legale, la durata dell’impresa, la struttura organizzativa e le modalità di convocazione e svolgimento delle assemblee.

È importante sottolineare che a seconda del paese o della giurisdizione in cui è costituita l’organizzazione, potrebbero essere richiesti procedimenti o registrazioni specifiche per rendere lo statuto ufficiale e vincolante per l’organizzazione stessa.

In sintesi, la redazione di uno statuto ben fatto è fondamentale per il corretto funzionamento di una startup, in particolare per le startup innovative che possono usufruire di agevolazioni fiscali e amministrative. Per garantire che lo statuto sia redatto in conformità alle leggi e alle normative vigenti e che contenga tutte le informazioni necessarie, è consigliabile avvalersi della consulenza di un professionista del diritto.

Sia che tu stia costituendo una nuova startup innovativa, sia che tu stia cercando di adeguare lo statuto della tua startup esistente alle nuove normative, noi siamo qui per aiutarti a comprendere le leggi e le procedure da seguire.

E-Legal Studio Legale è pronta ad aiutarvi in ogni fase del processo, fornendo informazioni, consulenza legale e supporto con professionisti esperti.

Non esitate a contattarci all’indirizzo https://www.e-legal.it/contatti/ per qualsiasi domanda o chiarimento.

 

I’m a Landowner in Coderblock

Ed eccoci, E-Legal Studio Legale ha fatto un passo avanti verso l’innovazione con l’acquisizione di una land nel metaverso utilizzando la tecnologia sviluppata da Danilo Costa https://www.linkedin.com/in/danilo-costa-96264661/?originalSubdomain=it con tutto il team di https://coderblock.com/.

Nell’ottica della crescita, come tanti nostri assistiti, abbiamo deciso di sperimentare un nuovo e affascinante mondo virtuale, dove le opportunità sono infinite e le possibilità di sviluppo sono molteplici.

Il metaverso è un ambiente digitale immersivo in cui gli utenti possono interagire con un mondo virtuale e con gli altri utenti.

Questo mondo virtuale sta diventando sempre più interessante ed E-Legal Studio Legale non poteva non cimentarsi direttamente.

L’acquisizione di una land nel metaverso permette a E-Legal Studio Legale di esplorare nuove opportunità di business e di offrire ai propri assistiti un’esperienza unica e immersiva.

La land diventa un luogo virtuale dove il nostro team potrà incontrare i propri assistiti, discutere di questioni legali e fornire consulenza appropiata.

In questo modo, gli avvocati di E-Legal Studio Legale potranno offrire un servizio più efficiente e accessibile ai propri partners.

In questo mondo virtuale, gli avvocati possono sperimentare con nuove tecnologie e metodi di lavoro, creare nuove forme di contratti e risolvere questioni legali in modo più rapido e efficiente.

Siamo certi che ci saranno innumerevoli novità ed opportunita da cogliere.

Ci piace proprio creare soluzioni innovative

Le persone di E-legal Studio Legale costituiscono un team proattivo ed all’avanguardia che crede fortemente nella realizzazione di soluzioni innovative per soddisfare le esigenze dei propri assistiti.

Nel nostro progetto di crescita ci siamo ancora una volta ispirati dalla creatività e dalla flessibilità dei mattoncini LEGO. Questi mattoncini hanno dimostrato di avere un’incredibile capacità di costruire e creare qualsiasi cosa la mente possa immaginare.

Riflettere dal nostro “divano” ci ha dato l’idea di creare qualcosa di nuovo ed unico.

In E-legal Studio Legale, crediamo che le idee più grandi nascano dall’unione di menti brillanti e creative.

Proprio per questo, abbiamo deciso di coinvolgere il team ed i nostri assistiti in questo progetto e lavorare insieme per creare qualcosa di straordinario.

Una delle nostre attitudini è proprio quella di seguire persone ed imprese soprattutto nelle fasi di transizione e di crescita, sperimentando nuove tecnologie che permettono di innovare rendendo remunerativi settori quali ad esempio l’agricoltura che risentono di una atavica diffidenza verso tutto ciò che è nuovo.

Questo nuovo progetto di crescita sarà guidato dal nostro team di avvocati, che si occuperanno di garantire l’accuratezza delle informazioni e la coerenza dello stesso.

Siamo convinti che questo progetto rappresenti una grande opportunità per i nostri assistiti di essere coinvolti in qualcosa di unico ed impegnativo, e di diventare parte di una comunità creativa che crede nell’importanza di valorizzare anche gli aspetti legali.

Cercheremo di spiegare le nuove tecnologie in maniera semplice partendo dal presupposto che solo la consapevolezza di non sapere e la curiosità potranno portarci a dei risultati fuori dalla nostra confort zone.

In conclusione, siamo entusiasti di lavorare su questo progetto  che ci porterà ad imparare ed a creare soluzioni sempre più creative e originali.

Ovviamente sentitevi liberi di fare domande o apportare suggerimenti e perche no, critiche.

Grazie sin d’ora

Le Persone di E-legal Studio Legale

Noi ci stiamo provando

Buondi ed ecco la versione di #ChatGPTPlus ossia  quella a pagamento.

Non ne abbiamo paura e siamo certi che, come consigliamo ai nostri assistiti, l’ Intelligenza Artificiale debba affiancare le intelligenze naturali che governano e spingono le aziende.

Come dice Massimo Chiriatti “La tecnologia migliora il nostro mondo, espande i nostri orizzonti, ci concede vite più lunghe, è una leva che espande il potenziale delle relazioni umane”.

Questo perchè ogni innovazione non è mai la panacea di ogni male, ma deve essere capita, introitata e migliorata.

Ne vedremo sicuramente delle belle!! Buon lavoro a tutti

 

La Crypto Economy, ne parliamo con Francesco Fiore di Finney Hub

La blockchain è una tecnologia emergente che sta attirando sempre più l’attenzione dei business di tutto il mondo. La sua capacità di garantire trasparenza, sicurezza e immutabilità dei dati la rende uno strumento ideale per diversi settori, dalla finanza alla supply chain. Tuttavia, mentre la blockchain può offrire numerosi vantaggi a livello aziendale, ci sono anche molte sfide legali da affrontare.

In questo articolo approfondiremo l’argomento parlandone con Francesco Fiore, CEO di https://www.finneyhub.com/

Innanzitutto, chi è Finney Hub e perché è nata?

Siamo un’azienda di consulenza strategica di business che ambisce ad avvicinare la Crypto Economy al mondo dell’Economia Reale. Come ci piace riassumere con cinque parole, ci occupiamo di “Crypto Economy for Real Economy”.

Finney Hub (che ha da poco compiuto un anno) è nata infatti per colmare un gap tutt’ora evidente in questo mercato, ovvero il gap tra le aziende “tradizionali” e la Crypto Economy.
Ad oggi le aziende native crypto sono estremamente focalizzate sull’offerta, ovvero sullo sviluppo della tecnologia, senza però coprire la domanda, cioè tutte quelle aziende che desiderano comprendere come innovare il proprio business grazie agli strumenti della Crypto Economy.

Oggi nessuno sta aiutando le imprese a capire i vantaggi di queste applicazioni, che è un problema per tutti: rischia di essere un settore saturo di soluzioni senza nessuno che le voglia usare.
Finney Hub ha quindi l’obiettivo di essere il punto di riferimento business per facilitare l’adozione della Crypto Economy, unendo competenze blockchain business con un’esperienza pregressa pluriennale nel mondo aziendale e un costante aggiornamento sullo stato dell’arte, riuscendo così a parlare la stessa lingua degli imprenditori e a portare soluzioni che abbiano un impatto reale.

Parli di Crypto Economy, come la definiresti e perché dovrebbe interessare alle aziende?

Quando parliamo di Crypto Economy ci riferiamo a tutte quelle tecnologie e applicazioni abilitate dalla blockchain: NFT, tokenizzazione (la rappresentazione su blockchain di asset fisici e digitali), notarizzazione (la registrazione immutabile su blockchain di informazioni e dati), tracciabilità, Crypto-pagamenti, Crypto-commerce e Crypto-tesoreria, Smart Contract, metaverso sono alcuni esempi.

La transizione verso la Crypto Economy è paragonabile alla rivoluzione digitale iniziata negli anni ’90: come abbiamo visto finora le aziende passare da offline ad online, sempre più le vedremo passare da online a onchain.

Quali sono i settori che saranno coinvolti maggiormente?

È bene chiarire che la natura trasversale della blockchain fa sì che la Crypto Economy non sia una prerogativa del settore tech.
E? un nuovo paradigma che andra? a toccare, anzi sta gia? toccando, tutti i settori dell’economia.

Ad oggi abbiamo fornito consulenza sull’ambito ad aziende diversissime tra loro, sia in termini di dimensioni, che di settore: solo per farvi qualche esempio, abbiamo visto imprese che operano nel trade finance, altre che operano nella compensazione delle emissioni, altre nell’oreficeria, nel fotovoltaico, nel rendering 3d, nell’ottica, nella logistica, imprese agricole ed altre ancora.

Inoltre, questo nuovo paradigma non si limita ad entrare nei diversi settori, ma e? capillare anche nelle varie funzioni aziendali, con implicazioni che vanno oltre il marketing, il finanziario e l’amministrativo.

Come conviene approcciarsi alla Crypto Economy e come aiutate le aziende in questo?

Le aziende che vogliono entrare in questa nuova realtà hanno bisogno di partire da considerazioni strategiche di business, per non farsi sopraffare dalla miriade di iniziative già presenti e non investire in progetti che rischiano di non creare alcun valore, se non addirittura di danneggiare l’immagine dell’impresa.

Finney Hub accompagna le aziende nella Crypto Economy con questo approccio.
Le affianchiamo in attivita? come formazione, brainstorming, analisi dello stato dell’arte, valutazione di business ideas, business model e business plan, ricerca di partner strategici, implementazione dei progetti e follow-up durante tutto il percorso.

Entrare nella Crypto Economy e utilizzarne gli strumenti comporta particolari criticità dal punto di vista legale?

Come è successo con ogni tecnologia rivoluzionaria in passato, anche per la blockchain ci sono ancora molti aspetti che vanno affrontati, incluse le problematiche legali e le regolamentazioni che aiuteranno lo sviluppo di questo settore.

Alcune criticità che possiamo citare riguardano:

  • La protezione dei diritti di proprietà intellettuale sui contenuti registrati sulla blockchain

Mediante la tokenizzazione è possibile creare dei token, ovvero delle rappresentazioni digitali di beni fisici e digitali. Gli NFT sono token che rappresentano asset non scambiabili in maniera equivalente (un quadro, una fattura, un opera d’arte digitale).

Con gli NFT per esempio, la cui fama è esplosa nel 2021, possono sorgere problemi di copyright.
Si stanno infatti già verificando numerosi casi di presunta violazione dei diritti d’autore.
Ad esempio, alcune opere che appartengono al patrimonio pubblico del Rijksmuseum di Amsterdam sono state convertite in NFT senza autorizzazione. O ancora, la società di produzione Miramax ha fatto causa contro Quentin Tarantino per violazione del marchio, del diritto d’autore e di contratto per il suo piano di vendere NFT basati su Pulp Fiction.

  • La responsabilità legale per gli atti commessi utilizzando la blockchain

Ad esempio, con il metaverso. Il metaverso è uno spazio digitale che permette di integrare e compenetrare le vite reali degli individui con le esperienze online.

Un simile spazio virtuale presupporrebbe un ordinamento giuridico che regolamenti le relazioni in tale ambiente, ma chi “governa” il metaverso?
Il fatto che il Metaverso sia ontologicamente internazionale, che coinvolga molti attori con interessi diversi e che sia multidimensionale (con la compenetrazione tra la realtà fisica e quella virtuale) rende molto difficile stabilire un quadro chiaro di responsabilità e doveri per gli utenti.

  • La tutela dei dati personali e sensibili

L’attività totalmente immersiva del metaverso implica l’utilizzo di molti più dati delle persone.
Sia con il metaverso che con la notarizzazione su blockchain di informazioni in generale sorge dunque un’altra criticità.

Uno dei punti di forza della blockchain è l’immutabilità dei dati registrati: come si coniuga questa caratteristica con l’applicazione di diritti come il diritto di rettifica e integrazione e il diritto all’oblio previsti dal GDPR? Questo problema riguarda soprattutto le blockchain pubbliche, chiamate permissionless.

Queste sono solo alcune delle criticità legali che andranno affrontate in futuro per consentire un’applicazione “compliant” della Crypto Economy.

Grazie mille a Francesco Fiore ed a Finney Hub , torneremo a raccontare cosa stiamo realizzando.

 

 

 

ChatGPT parla di E-legal Studio Legale

Siamo sempre pronti a confrontarci con i nostri assistiti sulla qualita della nostra professionalità.

Abbiamo chiesto anche a ChatGPT cosa ne pensasse di noi.

Questa è stata la risposta :” E-Legal Studio Legale è un’azienda specializzata nella fornitura di servizi legali online. L’azienda offre una vasta gamma di servizi, tra cui la consulenza legale, la redazione di contratti e la risoluzione di controversie attraverso la negoziazione e l’arbitrato.

E-Legal Studio Legale si distingue per l’utilizzo della tecnologia per fornire servizi legali a un costo inferiore rispetto a quello di uno studio legale tradizionale. Inoltre, l’azienda offre la possibilità di utilizzare la propria piattaforma online per gestire in modo autonomo alcuni aspetti legali, come la redazione di contratti standard e la predisposizione di moduli di denuncia.

Il vantaggio di utilizzare E-Legal Studio Legale è quello di poter avere un supporto legale a portata di mano e in modo semplice e veloce, senza doversi recare fisicamente in uno studio legale“.

Non male vero???

E voi cosa ne pensate? Aiutateci a migliorare!

Grazie mille

L’innovazione crea fiducia, ne parliamo con Massimo Morbiato CEO di EZ Lab Blockchain Solutions

In un mondo digitale la fiducia è la nuova moneta e le soluzioni Blockchain di EZ Lab Blockchain Solutions ti permettono di crearla!

Oggi il consumatore vuole conoscere e verificare il contenuto del prodotto per un acquisto consapevole. Per questo un’etichetta digitale che racconta in modo coinvolgente la storia dell’azienda e del prodotto può fare la differenza a livello competitivo nel mercato nazionale e internazionale.

Tutti i dati relativi a tracciabilità, origine, qualità e sostenibilità possono essere registrati tramite l’utilizzo di Blockchain e Smart Contracts per garantire integrità, trasparenza e sicurezza dell’intero processo fino all’utente finale. L’integrabilità di queste tecnologie permette di ottimizzare l’uso delle risorse e abbattere gli sprechi come per l’utilizzo dell’acqua, dei fertilizzanti e dell’energia, semplificando le procedure.

Organizzando queste informazioni in un’etichetta digitale, il consumatore può vivere un’esperienza emotivamente unica semplicemente scansionando un QR Code. Potrà quindi scoprire l’intera storia del prodotto, dal campo allo scaffale, comprese tutte le fasi intermedie di lavorazione e ripetere l’acquisto direttamente online. L’utilizzo di questi strumenti innovativi, permette all’azienda di accelerare la trasformazione digitale e passare dalla promozione all’incremento delle vendite. Così, il prodotto diventa ambasciatore del Made in Italy e promuove il turismo enogastronomico.

Successivamente, le Customer Analytics, rappresentate da grafici interattivi e facilmente interpretabili in una dashboard personalizzabile possono essere di supporto al piano di marketing e vendita, permettendo di consolidare e sviluppare la conoscenza del brand. Inoltre, l’azienda potrà conoscere il consumatore e proteggere il prodotto dalla contraffazione, italian sounding e dal mercato parallelo.

EZ Lab Blockchain Solutions fondata a Padova nel 2014, è una PMI innovativa specializzata in Blockchain, NFT e Smart Contracts applicate alle filiere produttive del Made in Italy per aumentare la performance economica, il valore dei prodotti e la sicurezza alimentare. Ha sviluppato più di 80 progetti Blockchain a garanzia dell’origine e della trasparenza, promuovendo la sostenibilità economica, ambientale e sociale.
Ha sedi anche in Silicon Valley e Francia e opera in vari settori tra cui Agri-Food, Industria 4.0, Tessile, Energy, Real Estate.